Perché "contro gli asili nido"?

Oggi, nel nostro paese, gli uomini e le donne che lavorano sono costretti ad allontanarsi dai figli sin dalla prima infanzia; oppure, se non ne hanno intenzione, a dimettersi. La disponibilità di posti negli asili nido è un rimedio solo parziale al dilemma della conciliazione tra famiglia e lavoro – a tutto vantaggio del secondo termine, e a discapito del primo.

Davvero il principale desiderio di madri e padri è quello di lavorare, sempre e comunque, anche mentre i figli sono ancora in fasce? Quanto è opportuno affidare a terzi la responsabilità educativa a partire dalla più tenera età? E soprattutto: esiste un'alternativa alla delega precoce, prolungata e indiscussa dell'educazione dei figli? Questo libro risponde di sì, in nome dell'innovazione, della flessibilità e della libertà di scelta.


Su "Il Foglio"

Nel numero del quotidiano "Il Foglio" dell'8 dicembre, un articolo di Annalena Benini dedicato alla riforma delle pensioni, in particolare per quanto riguarda i riflessi sulle donne lavoratrici, raccoglie le testimonianze di varie giornaliste ed esperte di welfare.

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Quei "tempi supplementari" che complicano il lavoro

Ci sono almeno un paio di notizie recenti sulle quali il neo-ministro del Lavoro Fornero, prima di procedere a strutturare l'attesa riforma, dovrebbe riflettere.

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Su Class TV

Il video della trasmissione "Primo Tempo" su Class TV MSNBC, dedicata agli asili nido tra caro-rette e carenza di posti, è ora disponibile online nell'archivio di Class TV.

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Pubblici o privati, il problema è alla base

L'Unione Sindacale di base a Roma continua la propria battaglia contro l'emendamento inserito nell'assestamento di bilancio della Regione Lazio, protestando per la riduzione degli spazi minimi e per l'aumento del numero di bambini per educatrice. 

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